venerdì 4 giugno 2010

LE CALAMITA'

Non avrei voluto scrivere sulla questione del mancato allarme rispetto al terremoto dell’Aquila. Ma poi ci sono alcune frasi che mi hanno colpito, direi a morte.

Boschi, il direttore dell'Istituto nazionale geofisica e vulcanologia, dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia per la sottovalutazione degli allarmi prima del sisma, dichiara: “Fa parte del gioco,Ma ne avrei fatto a meno, ora vedrò di capire meglio".

Bertolaso: "Penalizzato chi si assume responsabilità"

Il Giornale, Massimo De Manzoni: “Ma ve lo immaginate un mondo dove ogni due per tre qualche esperto, nel timore di incorrere nelle ire della magistratura, si mette a gridare: «Pericolo, tutti fuori dalle vostre case»?”

E non commento.

Ma voglio ricordare a tutti quanto successe durante il G8: una mia lettera inviata alla stampa il 4 luglio 2009, quando ancora numerose scosse si susseguivano.

G8, pronto un Piano B "Ma il vertice si farà"

Sono pronti addirittura due piani: uno totalmente "alternativo" al summit abruzzese e l'altro di "evacuazione".

Sono arrabbiata, indignata, sgomenta!
L’Aquila è in mezzo a uno sciame sismico da molti mesi, troppi. L’apice lo abbiamo avuto il 6 aprile alle ore 3.32 con una scossa lunghissima di intensità 6,3.
Dopo alcune scosse più intense, il vertice del 31 marzo alla presenza di Bertolaso, ci diceva che dovevamo stare tranquilli e per noi non si preparò neanche il piano A.
Vagammo tutti come zombie quella mattina nella città, poi verso la periferia cercando di capire dove stavano arrivando gli aiuti. In mezzo ad un mare di automobili, di mezzi dei più svariati che arrivavano chissà da dove per andare chissà in quale posto e a fare chissà cosa. Non sapevamo nulla, nulla di nulla. Solo che dovevamo essere tranquilli.
Anche ora ci dicono che è tutto normale, anche se non si può escludere niente.
E’ molto interessante vedere come in men che non si dica sia stata costruita per il G8, una strada tutta nuova con un appalto di 3 milioni di Euro e che ci siamo chiesti tutti a cosa dovesse servire. E’ una via di fuga. Immagino che faccia parte del piano di evacuazione.
State tranquilli cari Aquilani, lo sciame che stiamo vivendo ora rientra nella normalità! Certo ieri quando la seconda scossa ci ha sorpreso, quella di magnitudo 4,1, eravamo ancora tutti fuori per digerire quella di magnitudo 3,4. Così il nostro piano A, fuggire immediatamente, ha funzionato ed abbiamo potuto vedere tutti, le nostre case tremare con la seconda scossa, quella che ha fatto innervosire i grandi della terra.
Anche le case in tipologia A hanno avuto un sobbalzo, quelle dove in molti sono rientrati, anzi son dovuti rientrare. Il piano A o B, non so, ce lo facciamo da soli. Io sono rientrata nella casa agibile di mio fratello e il mio piano A è dormire a piano terra con porta aperta. Il piano B è il mio camper, comprato appositamente per l’occasione con nessun contributo se non quello di autonoma sistemazione (200 Euro al mese), che ora finalmente posso andare a ritirare.
Mi piacerebbe sapere se la previsione di un piano B per il G8, addirittura alternativo alla sede Aquilana, sia solo un modo di tranquillizzare i grandi, o di allarmare noi. In questo secondo caso, ditecelo chiaramente, provvederemo di conseguenza. Gli aquilani sono gente quadrata, che sa cosa fare. Specie i piani B.

RICORDO A TUTTI CHE, ANCHE DOPO LA CATASTROFE, NON ABBIAMO UN PIANO DI EVACUAZIONE, NON CI SONO STATE DATE INFORMAZIONI RIGUARDO IL COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI TERREMOTO. E , A VOI CHE ABITATE ALTROVE, HANNO DATO QUESTE INFORMAZIONI?

Nessun commento:

Posta un commento