domenica 21 novembre 2010

THE DAY AFTER (2)



 Foto di Claudia Pajewski (http://www.claudiapajewski.com/temp/manifestazionenazionale/)


Sapevo che sarebbe stato un successo. E non mi va di parlare solo del numero di persone intervenute, aquilani e non, ma delle emozioni che ciascuno di noi ha fatto uscire e condiviso con tutti.
Il 20 novembre a L’Aquila si è tenuta la manifestazione, a favore della città e di tutte le città, più significativa di quelle che ricordo.
Un fiume di persone ha percorso la strada che vogliamo intitolare al 6 aprile, l’ex via XX settembre, un percorso difficile da accettare.
Ma lo abbiamo interiorizzato tutti, portando alla città le nostre voci, i nostri occhi. Abbiamo parlato alla città e le abbiamo detto: non sei sola. Perché noi siamo sicuri di essere i suoi cittadini: decisi, forti, gentili e ancora “indegni” della sua bellezza.

Un bagno di senso civico, questo ho percepito, da tutti.
RIPRENDIAMOCI LE CITTA’ il cartello più significativo.
Al di là della vicenda aquilana, ieri l’Italia ha fatto capire a tutti che le persone ci sono e non ci stanno ad essere pedine.
Un’Italia bella e festosa che è venuta a riprendersi il diritto di avere una vita: bella, giusta, attiva, colorata di sogni, basata sulla giustizia, su una società davvero democratica, sulla trasparenza delle scelte, sulla partecipazione.
Cosa sarà delle nostre città e della nostra L’Aquila ferita, dipende da noi. Da quanto saremo disposti a capire quali sono i nostri diritti, da quanto saremo disposti a mettere da parte le divisioni, da quanto riusciremo ad essere propositivi. Da quanto riusciremo ad essere di esempio per chi dovrebbe governarci.

Quindi, basta. Mai più divisioni e strumentalizzazioni. Se non siamo assieme continueremo a farci strumentalizzare, anche e specialmente da chi preferisce essere assente.
Ora occorre continuare a lottare, uscire da casa e dedicarsi alla città: aiutare chi ha permesso tutto questo, firmare la legge, adoperarsi per risolvere ogni piccolo problema, mettere a disposizione competenze e professionalità, organizzarsi per far rivivere la città e, quindi, tutti noi; incontrarsi, discutere, festeggiare, partecipare a conferenze e dibattiti, contribuire a ricostruire ciò che abbiamo perduto….. la nostra vita, insomma.

Grazie Italia, grazie L’Aquila.

RIAPRIRE LE CITTA’: ce la possiamo fare cari italiani.

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