venerdì 31 dicembre 2010

Filastrocca di fine anno

A Gennaio non a caso
se ne è andato Bertolaso
col nocchiero Berlusconi
sottobraccio ai fanfaroni.

Con febbraio e le risate
carriole a tonnellate
sassi coppi e callarelle
ne facciamo delle belle.

Poi a marzo pazzerello
carriole con l’ombrello
Con macerie e capitelli
viene fuori Gabrielli.

Viene aprile dopo un anno
lo passiamo con affanno
Tutti in fila a ricordare
E i rintocchi fan tremare.

Ecco Maggio ed il tendone
manda fuori un polverone
Scritti lettere e progetti
ci sentiamo dei negletti.

Corre giugno in mezzo ai fischi
indagata i grandi rischi
Poi ancora un bel Domà
scende in piazza la città.

Segue luglio e i manganelli
che ci fan giovani e belli
foto film e titoloni
e si arrabbia Berlusconi.

Ad agosto arriva l’afa
Ed assieme un po’ di fifa
Anche il sindaco Cialente
di coraggio poco e niente.

A settembre parla Chiodi
che richiama tutti gli odi
Sor Cicchetti è propinato
quale sorta di boato

Ad ottobre con le scuole
Le rotonde sono sòle
Gli studenti fuori sede
hanno il bus e molta fede.

A novembre la nazione
aquilana con passione
Per la legge coi banchetti
riponiam pure i caschetti

A dicembre che pazzia
le ordinanze fan razzia
Chiodi esulta all’improvviso
E ci toglie anche il sorriso.

Ed il 30 di dicembre
tasse e soldi solo ombre

Se ne va il duemiladieci
in ginocchio sopra i ceci.

Orsù grandi e piccolini
Non guardate i sassolini

Perché l’anno che verrà
porta grandi novità.

La città ormai ci aspetta
ed è sola poveretta

I paesi son distanti
molto tristi e poco avanti

E’ il momento di quagliare
Tutti assieme a festeggiare

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