martedì 12 aprile 2011

L'Aquila, anno 38 D.T. : il mio quartiere.


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Mio nonno abita nel quartiere San Francesco, nella casa di famiglia. Anche mio zio, 25 anni fa, comprò un appartamento attiguo. Da bambini vivevano in un palazzo di 7 piani che subì gravi danni col terremoto del 2009. Il quartiere, in generale, non subì danni gravissimi, come il vicino Torrione, dove oggi abito.
Mio nonno aspettò molti anni prima di poter rientrare in casa, tanto che, infine, la loro mamma si trovò da sola in casa: i figli si erano fatti grandi. Però l’ebbero vinta gli aquilani: le case danneggiate gravemente vennero abbattute lasciando il posto a costruzioni sicure, leggere, ecocompatibili. L’appartamento nuovo è più piccolo di quello allora danneggiato, ma si accolse la sicurezza senza batter ciglio.
Questa parte dell’Aquila cambiò volto e divenne un quartiere “scolastico”: non l’unico, ma quello cui sono affezionata, perché si tratta delle mie scuole. Venne costruito un vero e proprio campus scolastico, proprio perché, anche all’epoca, molte scuole si trovavano vicine al quartiere. Il campus scolastico trovò realizzazione, inizialmente, con la riconversione del la vecchia grande Caserma Rossi, in seguito si espanse fino a congiungersi col vecchio plesso scolastico di Colle Sapone.
Vi sorgono tutti i tipi di scuole, di vario grado, tutte immerse nel verde e piene di servizi: biblioteche, laboratori, scuola di teatro, piccole sale per cinema, bar, mense, palestre, campi sportivi, piscina, piccolo museo del terremoto, sale per disegno e pittura, parcheggio per superbike “solari”, foresteria per studenti stranieri che usufruiscono dei numerosi scambi con tutte le nazioni, aule multimediali per imparare le lingue con l’aiuto di ragazzi e docenti stranieri che si alternano. Solo la sala musicale è leggermente distante e si trova nel Castello Cinquecentesco, raggiungibile a piedi attraverso una pedonabile panoramica. Ah! dimenticavo anche la montagna la studiamo lontano da qui, toccandola: abbiamo la possibilità di studiare sul Gran Sasso o sul Sirente, ovunque: si pernotta , si scia d’inverno e con la bella stagione si fanno escursioni.
Nonno dice che sono fortunata e lo sono davvero. Ad aver avuto nonni e bisnonni che c’hanno creduto. A L’Aquila.

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