lunedì 20 febbraio 2012

Il mio spazio libero



Per una come me, metterci la faccia non è più nuovo, da tre anni a questa parte. 

Della vita precedente, quella pre-sisma, ricordo quasi con nostalgia, il mio vivere una vita normale, le mie abitudini normali, la mia cerchia di amici, normale. Non che ora io sia anormale, solo che mi sono esposta e anche tanto, non per vanità, per necessità, come tanti altri. 

Così metterci la faccia è divenuto un modo concreto per cercare di cambiare qualcosa o tutto, non so, con tutti i pro e i contro che ciò comporta. Specialmente per chi di “strani” modi di comunicare, di “trappole” mediatiche eccetera non sa nulla e, anzi, a leggere certe cose ci sta anche male.
E allora in questo periodo pre-elettorale, è come se mi sentissi meno libera, perché tutto ciò che dici può essere usato contro di te. Ed io non lo capisco. Non mi riesce agevole muovermi in mezzo agli elefanti, mi sembra di essere io il negozio di cristalli. 

Questo blog, in effetti, è il mio spazio, quello nel quale mi sono sentita sempre libera, anche di raccontarmi. E così sarà, anche nel periodo caldo pre-elettorale. A pensarci bene nessun periodo qui a L’Aquila è stato freddo ultimamente, escludendo ovviamente gli eventi meteorologici invernali, anzi anche primaverili, e pure autunnali: lo sappiamo tutti, L’Aquila è caratterizzata da 11 mesi di freddo e uno di fresco, o no?

Magari peccherò di ingenuità, ma continuerò ad essere quella di sempre, che  forse non è una buona notizia, ma tant’è. Sono nuova di questo mondo e, quindi, lo approccio come mi viene.
Desidero, per quanto possibile, continuare a parlare della mia città, L’Aquila, sempre quella, di ciò che va e non va, di ciò che sento, di ciò che mi piacerebbe cambiasse, di quello che vorrei mantenere e quello che vorrei buttare nel secchio.

E comincio oggi a buttare qualcosa: la mia facilità di offendermi. Spero di riuscirci.
Dove si butta, nell’indifferenziato o nell’umido?

1 commento:

  1. non soffrire per le elezioni ed indignati pure sempre magari anche lontano dalle urne come fai con questo blog.

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