venerdì 30 marzo 2012

Città Universitaria



Era il 19 ottobre 2009: iniziavano di nuovo le lezioni universitarie a L'Aquila. A soli sei mesi dal sisma. Un vero miracolo.  
Ancora oggi GRAZIE a tutti gli studenti. 
Alla città auguro che sia in grado di accoglierli.  




Che giornata! Oggi 19 ottobre 2009 sin dal primo mattino (ore 5.00) ero molto emozionata ed agitata.
Arrivo a Coppito alle ore 8.20, inizio lezioni ore 9.30. Tutto è diverso: ci sono già tanti ragazzi che camminano intorno alle Facoltà.
Ore 9.00: l’atrio della Facoltà comincia a riempirsi. I miei studenti dello scorso anno sono affettuosissimi e felicissimi. “Finalmente prof. si ricomincia”.
Le aule si riempiono. Le matricole chiedono informazioni sulle ubicazioni delle aule. I sistemi di videoproiezione sono a posto. I termosifoni scaldano a dovere. Vado a salutarli tutti. Le aule sono piene di studenti sorridenti. Ci ringraziano, ci chiedono di andare avanti, ché loro saranno con noi.
Che magnifica giornata! Nell’intervallo tra una lezione e l’altra finalmente si risentono le loro voci esuberanti nei corridoi, si accalcano alle macchinette del caffè, fumano una sigaretta fuori al freddo. E li ho sentiti raccontarsi: “Sono a Teramo, stamattina ho impiegato 2 ore ad arrivare”. “Io sono a Tornimparte, la sera non so che fare”. “Dobbiamo tenere duro, perché qualcosa per noi si farà, ne sono sicuro”. E via così.
Poi arriva la pausa pranzo e finalmente tutti i bar, i supermercati, le panchine, sono pieni, pieni pieni. Anche la libreria, dove i ragazzi scoprono le agevolazioni e allora comprano tutti: non c’è bisogno di fotocopiare, il prezzo del libro è accessibile; segno evidente che prezzi contenuti sono l’unico modo per evitare piraterie e per diffondere la cultura del libro.
Sì aquilani cari, gli studenti sono tornati. Li abbiamo riportati. Con tenacia e spirito di appartenenza, l’Università è qui assieme ai suoi studenti.
Ora tocca anche a qualcun altro far valere i loro diritti. Il diritto primo ad avere alloggi, anche temporanei, come lo devono avere tutti i cittadini di questo territorio. Alloggi per farli stare qui a ricostruire ciò che eravamo, magari anche meglio di ciò che eravamo.
Insomma non un ritorno al passato ma al futuro di questa città.
Sono qui, sono tanti. Sosteniamoli come possiamo. Anche offrendo loro un posto dove dormire per qualche notte.
Forza ragazzi e grazie di tutto!
La vostra prof.
Giusi Pitari

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