domenica 25 marzo 2012

Madonna Fore


Stamattina sono salita su alla “Crocetta”, ma non ho potuto imboccare la strada per “Madonna Fore”.
Per chi non è aquilano, si tratta di una montagna che sfiora L’Aquila a Nord e di una Chiesetta molto cara agli aquilani. Purtroppo 4 anni e 7 mesi fa, detta montagna ha subito un incendio e da allora nessuno ha fatto nulla per bonificare l’area, a dire la verità non so neanche se c’è un progetto di ripristino, men che meno se sono stati richiesti fondi. Certo è che il terremoto ci ha messo una bella pietra sopra, perché le priorità  sono state altre. La Pineta di San Giuliano (così la chiamiamo) è un luogo di aggregazione per noi aquilani, e ancor di più potrebbe esserlo ora; la città giace immobile, ma gli aquilani ci sono ed hanno bisogno di sentirsi ancora comunità.
Dicevo che, stamane, non ho potuto imboccare la stradina assai più trafficata delle altre perché era sbarrata, con questo cartello in bella vista. 



Sono così salita al convento di San Giuliano e, dopo aver fotografato questo buco



che ci ha lasciato il terremoto, mi sono inerpicata per “Fonte Cacio” in mezzo a fusti carbonizzati. Giunta alla Crocetta, un gentile signore, provvisto di motosega, mi ha detto che si poteva scendere per la Chiesetta di Madonna Fore, e così mi sono incamminata, aiutandolo per strada a tagliare i fusti che, numerosi, sbarrano il sentiero.
«Sa signora, è un’iniziativa che sa tanto di  spot elettorale, ma io sono un volontario, amo questa montagna».
«Ammetterà» rispondo «che è alquanto peculiare che questo stia succedendo proprio ad un mese dalle elezioni».
E gli racconto  della miriade di interventi degli ultimi giorni: dall’annuncio di rotonde, ai guard rail scintillanti, ai cartelli che ci indicano, finalmente, le aree di raccolta in caso di pericolo”, all’inizio dei lavori per l’Auditorium, alle demolizioni….
«E’ che pensano che siamo dei polli e che li voteremo, loro o gli altri, sempre gli stessi!! Io a votare non ci vado».

Mi chiede il nome e si sorprende. Dice di conoscermi, perché ha sentito parlare di me. «Se lei si candidasse signora, assieme a tutte le persone che in questi tre anni hanno cercato, inascoltati, di smuovere le coscienze, vi voterei ad occhi chiusi ».

E c’è qualcuno, ancora, che parla di voto utile, come se votarli fosse utile, come se preferissero che coloro che si sono allontanati dalla politica rimanessero a casa, invece che votare la speranza che qualcosa cambi.

E cambierà, vedrai che cambierà.

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