domenica 13 ottobre 2013

La borsa delle donne







Ieri sera, durante una cena, mi sono imbattuta in un simpatico battibecco sulla borsa delle donne: uno di quelli che gli uomini dicono “ma come fate?” e le donne “voi non ci capite”. Così ho deciso di sviscerare l’argomento che è quasi più misterioso di quello dei calzini che rimangono orfani.
Chi di voi da bambina non ha rovistato la borsa della mamma e sempre, dico sempre, non ha trovato quello che cercava? Che fosse una caramella, un rossetto, uno specchietto o la crema per le mani, c’erano, ogni volta c’erano. 

Anni fa, tanti anni fa, mi successe che accompagnai un’amica a Fermo dove viveva  un ragazzo per il quale aveva una cotta tremenda. Arrivate lì, purtroppo constatammo che non era in casa e decidemmo di lasciargli un biglietto. Nella borsa della mia amica trovammo un bellissimo biglietto da visita bianco: ideale per l’occasione. Ma non c’era una penna. Rovistai la mia borsa senza successo. “Giusi, ho una matita” disse gongolano Wilma, che immediatamente dopo urlò ”Cazzo, è spuntata!”. Continuai a rovistare la mia borsa e, inaspettatamente, ne tirai  fuori un temperino. Quel giorno decidemmo che non ci saremmo mai più separate.

Ecco le borse delle donne sono un po’ così. Non credo che nessun uomo sarà mai una Mary Poppins, per dire. Che infatti portava con sé un po’ di magia, come tutte le donne con la borsa.
L’unico guaio che abbiamo è che di tanto in tanto dobbiamo fare il “cambio-borsa”. Non credo di essere l’unica che, ogni volta, ripone nell’armadio quella vecchia, perché c’è sempre un momento che cerchi esattamente quella cosa lì, non la trovi e lei ti aspetta in un angolino della borsa vecchia. 

E già. Ma cosa c’è dentro?
Vi stupirete ma ogni borsa è personalizzata. Certo, ognuna di noi ha sempre con sé, per esempio, un portafoglio voluminosissimo. Dentro alloggiano stipatissimi: soldi, anche monete, documenti (tutti, a volte anche quelli dei figli), bancomat e carta di credito, tutte le tessere di tutti i supermercati del mondo, ricevute della tintoria, parrucchiere, qualche scontrino, biglietti da visita di ogni tipo, gettoni per il lavaggio auto, spille da balia. Le stesse cose, spesso, vagano sparse nella borsa assieme a chiavi (di tutto). Poi le personalizziamo: alcune contengono trucchi vari e spazzole per capelli, altre spazzolini da denti e profumo (mignon), altre  ancora campioncini vari di qualsiasi cosa (creme, fondotinta, smalti eccetera), e poi telefoni e rubriche cartacee, post-it, penne, matite (anche per occhi), scontrini, una busta per la spesa, un foulard, guanti e un paio di collant di ricambio (d’inverno), fazzoletti di carta, salviette umidificate (spesso struccanti),  assorbenti, kit ago e filo, nastro adesivo, mentine, gomme da masticare e/o caramelle varie, un CD (che non fa mai male), sigarette, accendini (sempre più di uno), posacenere da borsetta, forbicine, limette per le unghie, occhiali (da sole e da vista), chiavette per computer, liste della spesa (vecchie e nuove), bollette e ricevute di quelle già pagate, qualche medicinale, un libro, fermagli per capelli (di diversa fattura a seconda che i capelli siano corti o lunghi) … e tanti segreti. A volte tutte queste cose assieme. Ma la cosa straordinaria è che tutte queste cose stanno dentro borse di varie dimensioni, da enormi a piccole.

Ancora più straordinario è che se cerchiamo qualcosa che sappiamo di avere, non la troviamo quasi mai, ma se ci chiedete un oggetto “strano” che pensiamo di non avere, chessò, un cerotto,  noi lo cerchiamo ugualmente e, udite udite, lo troviamo! L’altro giorno un mio collega mi ha chiesto una penna di quelle che servono per pigiare sull’i-Pad (al posto delle dita): ce l’avevo!!

Per concludere, quel disordine che gli uomini non capiscono e a cui non possono accedere (guai a mettere le mani nelle borsa di una donna) nasconde infinite possibilità, infiniti modi di guardare e accedere alla realtà. E’ il nostro angolo di libertà e insieme di sicurezza. Insomma, dopo aver organizzato a puntino la casa, il lavoro, i figli e tutto il resto, lì dentro ci mettiamo i nostri desideri e le nostre paure e ci lasciamo aperte un sacco di possibilità. Che ne sai se un giorno incontri George Clooney, così, improvvisamente, e hai bisogno di pettinarti, una spruzzata di profumo e una mentina, chissà! E se il destino ti riserva di dover aiutare qualcuno? Potrebbe servigli un cerotto, un cioccolatino, un fazzoletto o un paio di guanti. 

Oppure potrebbe non servirti niente, ma solo sognare saltando la paura, con coraggio.


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