Ieri sera, durante una cena, mi sono imbattuta in un simpatico
battibecco sulla borsa delle donne: uno di quelli che gli uomini dicono “ma
come fate?” e le donne “voi non ci capite”. Così ho deciso di sviscerare l’argomento
che è quasi più misterioso di quello dei calzini che rimangono orfani.
Chi di voi da bambina non ha rovistato la borsa della mamma
e sempre, dico sempre, non ha trovato quello che cercava? Che fosse una
caramella, un rossetto, uno specchietto o la crema per le mani, c’erano, ogni
volta c’erano.
Anni fa, tanti anni fa, mi successe che accompagnai un’amica
a Fermo dove viveva un ragazzo per il
quale aveva una cotta tremenda. Arrivate lì, purtroppo constatammo che non era
in casa e decidemmo di lasciargli un biglietto. Nella borsa della mia amica
trovammo un bellissimo biglietto da visita bianco: ideale per l’occasione. Ma
non c’era una penna. Rovistai la mia borsa senza successo. “Giusi, ho una
matita” disse gongolano Wilma, che immediatamente dopo urlò ”Cazzo, è spuntata!”.
Continuai a rovistare la mia borsa e, inaspettatamente, ne tirai fuori un temperino. Quel giorno decidemmo che
non ci saremmo mai più separate.
Ecco le borse delle donne sono un po’ così. Non credo che
nessun uomo sarà mai una Mary Poppins, per dire. Che infatti portava con sé un
po’ di magia, come tutte le donne con la borsa.
L’unico guaio che abbiamo è che di tanto in tanto dobbiamo
fare il “cambio-borsa”. Non credo di essere l’unica che, ogni volta, ripone
nell’armadio quella vecchia, perché c’è sempre un momento che cerchi
esattamente quella cosa lì, non la trovi e lei ti aspetta in un angolino della
borsa vecchia.
E già. Ma cosa c’è dentro?
Vi stupirete ma ogni borsa è personalizzata. Certo, ognuna
di noi ha sempre con sé, per esempio, un portafoglio voluminosissimo. Dentro
alloggiano stipatissimi: soldi, anche monete, documenti (tutti, a volte anche
quelli dei figli), bancomat e carta di credito, tutte le tessere di tutti i
supermercati del mondo, ricevute della tintoria, parrucchiere, qualche
scontrino, biglietti da visita di ogni tipo, gettoni per il lavaggio auto,
spille da balia. Le stesse cose, spesso, vagano sparse nella borsa assieme a
chiavi (di tutto). Poi le personalizziamo: alcune contengono trucchi vari e
spazzole per capelli, altre spazzolini da denti e profumo (mignon), altre ancora campioncini vari di qualsiasi cosa
(creme, fondotinta, smalti eccetera), e poi telefoni e rubriche cartacee,
post-it, penne, matite (anche per occhi), scontrini, una busta per la spesa, un
foulard, guanti e un paio di collant di ricambio (d’inverno), fazzoletti di
carta, salviette umidificate (spesso struccanti), assorbenti, kit ago e filo, nastro adesivo,
mentine, gomme da masticare e/o caramelle varie, un CD (che non fa mai male),
sigarette, accendini (sempre più di uno), posacenere da borsetta, forbicine,
limette per le unghie, occhiali (da sole e da vista), chiavette per computer,
liste della spesa (vecchie e nuove), bollette e ricevute di quelle già pagate,
qualche medicinale, un libro, fermagli per capelli (di diversa fattura a
seconda che i capelli siano corti o lunghi) … e tanti segreti. A volte tutte
queste cose assieme. Ma la cosa straordinaria è che tutte queste cose stanno
dentro borse di varie dimensioni, da enormi a piccole.
Ancora più straordinario è che se cerchiamo qualcosa che
sappiamo di avere, non la troviamo quasi mai, ma se ci chiedete un oggetto “strano”
che pensiamo di non avere, chessò, un cerotto, noi lo cerchiamo ugualmente e, udite udite, lo
troviamo! L’altro giorno un mio collega mi ha chiesto una penna di quelle che
servono per pigiare sull’i-Pad (al posto delle dita): ce l’avevo!!
Per concludere, quel disordine che gli uomini non capiscono
e a cui non possono accedere (guai a mettere le mani nelle borsa di una donna)
nasconde infinite possibilità, infiniti modi di guardare e accedere alla
realtà. E’ il nostro angolo di libertà e insieme di sicurezza. Insomma, dopo
aver organizzato a puntino la casa, il lavoro, i figli e tutto il resto, lì
dentro ci mettiamo i nostri desideri e le nostre paure e ci lasciamo aperte un
sacco di possibilità. Che ne sai se un giorno incontri George Clooney, così,
improvvisamente, e hai bisogno di pettinarti, una spruzzata di profumo e una
mentina, chissà! E se il destino ti riserva di dover aiutare qualcuno? Potrebbe
servigli un cerotto, un cioccolatino, un fazzoletto o un paio di guanti.
Oppure
potrebbe non servirti niente, ma solo sognare saltando la paura, con coraggio.
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